lunedì 8 luglio 2013

Il Papa a Lampedusa: l'indicibile ipocrisia dei cattolici

L'indicibile ipocrisia dei cattolici italiani, soprattutto quelli che "scendono" in politica, emerge con fragore dopo la decisione di papa Francesco di recarsi a Lampedusa per piangere lacrime di coccodrillo sulla sorte dei poveri cristi morti in mare, spesso perché respinti dalla nostra valorosa flotta. Un gesto encomiabile, nulla da obiettare, ma tristemente fasullo se si analizzano i comportamenti di coloro che la Chiesa cattolica considera politici a sè vicini, magari perché sono contrari ai matrimoni gay (che per papa Francesco, è bene ricordarlo, sono opera del diavolo).  Il Vaticano ha rotto l'anima per decenni sui "valori non negoziabili", incassando sconfitte epocali su aborto e divorzio, ma riuscendo nonostante tutto a fermare i legislatori italiani dal prendere qualche decisione di civilità, imponendo la loro personale "sharia".
L'appoggio delle gerarchie dell'associazionismo cattolici nei confronti del centrodestra è stato fino a oggi imbarazzante.  Forse non è chiaro che lo scandalo dei Centri di detenzione per gli immigrati clandestini e dell'uso della forza per fermare i barconi è figlio della abominevole legge firmata da Gianfranco Fini (l'ex fascista che poi ha scoperto la fica e si è dato una calmata) e da Umberto Bossi (la massima espressione del razzismo in Italia), ministri del governo del bunga-bunga, da sempre applauditissimi con il loro caro leader ai meeting di Comunione e Liberazione e ai raduni cattolici di varia estrazione, il vero "baluardo" del Vaticano per evitare brutti scherzi (da prete) sui fondi dell'otto per mille, su quelli per gli insegnanti di religione, sulle esenzioni dall'Imu e tante altre belle leggine fatte apposta per trasferire soldi Oltrevere. 
Papa Francesco forse non sa che qui da noi la maggior parte delle persone, fortemente indottrinate anche dai suoi preti (umanitari solo a chiacchiere), pensa che i musulmani uccidono i cristiani, che i negri violentano le donne e che gli immigrati ci rubano il lavoro e le case. Sono tutte balle clamorose, ma che hanno una presa enorme sulla gente disinformata. Ora i razzisti di casa nostra sono rimasti un po' spiazzati: per avere un'idea di quale sia il clima che pervade i fedeli italiani basta leggere i commenti agli articoli di Magdi Cristiano Allam, editorialista del Giornale che giustamente continua a difendere la linea dell'integralismo. Gente che invoca il ritorno alle guerre sante, che definisce Bergoglio un apostata, che confonde il terrorismo di Boko Haram con i conflitti interetnici (dove in realtà  i cristiani ammazzano tanto quanto gli islamisti). 
Un mare di odio e di ignoranza, tutto frutto del ventre del Vaticano. 
Ci vorrebbe una posizione chiara, che scomunicasse tutti coloro che hanno contribuito a diffondere il razzismo e la violenza, invece di prendersela con chi divorzia o vive con persone dello stesso sesso. Ma sarebbe troppo. Ci si accontenta di gesti, che verranno presto dimenticati.

2 commenti:

  1. Umbe,
    quando te la prendi coi chierici dai il meglio di te. Purtroppo ti commentano solo se parli del banana o di Grillo, quindi ti voglio dare una mano con un commento assolutamente non costruttivo e gratuito.
    http://www.youtube.com/watch?v=6RT6rL2UroE
    Ciao, neh!
    Becciu

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  2. Grazie, Becciu. E grande George Carlin.

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