"Nella storia recente del centrosinistra un
nostro limite è stato aver seguìto per troppo tempo un carrozzone
giustizialista che, complice un anti berlusconismo sfrenato che ha fatto
il gioco dello stesso Berlusconi, spesso ci ha costretto a curvare la
nostra identità sul nostro essere contro qualcuno e non a favore di
qualcosa, e spesso ci ha impedito di affrontare alcuni temi che invece
avrebbero dovuto far parte del nostro patrimonio genetico".
Lui ha 34 anni, è un bersaniano doc e in televisione fa sempre la parte del nuovo che avanza. Il capogruppo del Pd, Roberto Speranza, è proprio quello che sembra: un fedele servo del pensiero unico attualmente al potere, quello per cui bisogna salvare Berlusconi, prima dell'Italia.
In una imprescindibile intervista al Foglio (giornale che vanta davvero pochi lettori, ma un filo diretto col padrone), il nostro campione "de sinistra" snocciola una serie di castronerie che fanno impallidire perfino i berluscones più accaniti, da Cicchitto a Ghedini, passando per Alfano o Gasparri. Secondo il nuovo maître à penser di Potenza, i democratici non possono "restare immobili come delle sfingi di fronte
alla giustizia: dobbiamo avere il coraggio di affrontare il tema, di far
diventare la parola garantismo una parola di sinistra, di smetterla di
tifare quando c’è un processo e di evitare di farci ammanettare da quei
campioni del giustizialismo che spesso danno ai nostri avversari un
alibi per accusare una parte della magistratura di essere politicizzata.
Insomma: è arrivato il momento di riconoscere, senza schermi
ideologici, che l’arretratezza del nostro sistema giudiziario è uno dei
simboli dell’arretratezza del nostro paese”.
Insomma, se il principale leader dello schieramento avversario è un pluripregiudicato per evasione, corruzione, prostituzione minorile e concussione, la colpa è dei campioni del "giustizialismo" che ancora provano il giusto schifo a stringere patti scellerati con un personaggio del genere, non di coloro che pur sapendo che razza di uomo sia continuano a fargli da palo.
Il Caimano può dormire sonni tranquilli, la farà franca anche stavolta.
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