mercoledì 3 luglio 2013

Datagate Usa, Palazzo Chigi diventa complice di violazione del diritto internazionale

Complici di violazione del diritto internazionale. Non abbiamo neanche finito di fare i finti offesi per le rivelazioni sul Datagate Usa, che il nostro governo decide di inginocchiarsi di nuovo davanti allo strapotere americano, compiendo un atto del quale risponderà con tutta probabilità in sede Onu. Il velivolo su cui viaggiava il presidente boliviano Evo Morales, proveniente da Mosca, è stato costretto ad atterrare in Austria dopo il divieto di sorvolo notificato da Francia, Portogallo, Italia e Spagna, dopo le pressioni del governo statunitense convinto che a bordo ci fosse il nemico pubblico numero uno, Edward Snowden
Morales ha giustamente protestato sostenendo di essere stato vittima di una "aggressione" e non si vede come si possa dargli torto. Obama e i suoi non comandano più sul Sudamerica come ai tempi dei caudillos foraggiati dalla Cia. Il presidente, invece di andare in giro a pronunciare discorsi zeppi di retorica sulle conquiste per i diritti umani, dovrebbe farsene una ragione e mollare l'osso. 
Per quanto riguarda il nostro paese, l'ordine pare sia arrivato direttamente da Palazzo Chigi, non si capisce davvero in base a quale autorità. Emma l'amerikana riferirà domani alle Commissioni parlamentari riunite. Ha deciso da sola? Le è stato imposto? Chi è il titolare della politica estera italiana ed europea, John Kerry? Se Snowden fosse stato davvero a bordo cosa succedeva? Abbattevamo l'aereo? Impedivamo al presidente di un paese democratico di far ritorno a casa?

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