lunedì 1 luglio 2013

Datagate, una vicenda "spinosa" per gli amerikani Napolitano e Bonino

E' che come al solito in Italia la situazione è grave, ma non seria. Altrimenti sulla storia dei servizi segreti statunitensi che spiano porci e cani con la scusa della lotta al terrorismo non ci sarebbe molto da ridere. Invece, come da tradizione, qui da noi diventa tutto materiale per la satira. Dopo che per decenni ci siamo sdraiati a tappetino, con qualsiasi governo avessimo noi e qualsiasi presidente avessero loro, dopo aver accettato passivamente stragi di Ustica, bravate da cow-boy come quella del Cermis o quella costata la vita a Nicola Calipari, rapimenti da parte di agenti della Cia nel pieno centro di Milano, presenza militare ai limiti dell'occupazione in tante parti d'Italia, oggi tutto ad un tratto scopriamo che lo zio Sam fa il cattivone, non si fida abbastanza dei suoi umili servi e li fa spiare, come si fa con i servi. 
Stavolta non si può far finta di niente, perché lo scandalo è internazionale e dopo WikiLeaks, che ha confermato a più riprese quanto inginocchiati fossero i nostri governanti davanti a quelli di Washington, ora tocca al Datagate che fa fare una figuraccia all'intera Europa.

 La parola d'ordine è "spinosa". Non sia mai che esageriamo un po'. 
"E' una questione spinosa che dovrà trovare risposte soddisfacenti", è stata l'eroica presa di posizione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l'ex comunista più amato oltreoceano ("My favourite communist", lo definì quel sant'uomo di Henry Kissinger), forse perché passò con estrema disinvoltura nel giro di pochi anni dall'esaltazione dello stalinismo alla piena e cieca adesione ai dettami di Stati Uniti e Nato
"Sono stati richiesti i necessari chiarimenti di una vicenda molto spinosa", ha detto invece (si saranno telefonati) il ministro degli Esteri, Emma Bonino, l'unica pacifista che si è dichiarata a favore di tutte le guerre scatenate dagli americani e ovviamente dai loro amici israeliani, fino al punto di criticare perfino l'operato di Emergency e Gino Strada definendoli fiancheggiatori del terrorismo solo perché curano la gente a prescindere da chi sia. 
Immagino che alla Casa Bianca saranno scioccati per queste durissime prese di posizione e provvederanno immediatamente a fornire delle spiegazioni, tipo quella già tirata fuori dal cappello a cilindro da John Kerry, segretario di Stato, per il quale "cercare informazioni su altri Paesi non è inusuale". 
Certo, è la prassi. Perché noi non siamo mica alleati. Siamo burattini che spendono 24,6 miliardi l'anno in armamenti e la maggior parte dei fondi va alla Nato. Per non parlare delle macellerie senza senso volute dagli Usa e che chiamiamo missioni internazionali di pace.

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