venerdì 19 settembre 2014

Matteo e Silvio: un grande amore sulle ceneri dei loro partiti

Il vero capolavoro del renzismo è quello di continuare a tenere il puttaniere supremo al centro della scena politica. Non bastano i soccorsi rossi di quel che resta della banda Vendola, ne' le spericolate acrobazie dei suoi Ministri, oggi di destra, domani di centro, dopodomani chissà. Gli affari sporchi, quelli li deve fare per forza con Silvio. Come mettere mano alla Costituzione, con una riforma che abolisce il Senato e lo fa rientrare dalla finestra, come abolire l'articolo 18 e fare lentamente a pezzi ogni possibile garanzia sindacale, misure che non garantiranno neanche mezzo punto di pil in più, ma serviranno in compenso ad accrescere i profitti dei manager, degli industriali, dei padroni del vapore, quelli che quando vengono licenziati per scarso rendimento se ne vanno con buonuscite da 25 milioni di euro. 
Tutto quello che sta facendo questo governo è propedeutico a una trasformazione definitiva della nostra società, che certo già non era un modello di organizzazione ed equità, per renderla finalmente più malleabile e serva agli interessi del più forte. 
E se le cose vanno male, come impietosamente certifica ogni mese l'Istat, si manda in televisione qualche pagliaccio a prendersela con Angela Merkel e i tedeschi o con l'Unione Europea e l'euro (basta dare un'occhiata a Facebook e Twitter per rendersi conto di come abbocca la gente). Come se il nostro problema non fosse una classe dirigente, economica e politica, corrotta e corruttrice fino al midollo, al punto che un manager accusato di spargere allegramente mazzette in giro per il mondo (con qualche ricaduta anche nelle sue tasche) viene indicato come esempio della politica industriale italiana e il dialogo per le riforme viene fatto con un pregiudicato che sta scontando la sua pena.
Mentre i rispettivi partiti della strana coppia Matteo&Silvio si sfaldano, forse confusi da questo limonamento continuo fra il Cavaliere e il suo figlioccio putativo, forse molto preoccupati della loro stessa sopravvivenza (a che serviranno infatti questi apparati obsoleti e malconci quando finalmente trionferà il partito unico?), le due macchiette proseguono nella loro corrispondenza di amorosi sensi. 
Poi dice che in Europa ci guardano strano.