lunedì 2 settembre 2013

Lo spettro che si aggira fra gli elettori del Pd: come lo salveranno stavolta?

Uno spettro si aggira in questi giorni fra gli ultimi rimasti a credere che il Partito Democratico sia una cosa seria. I suoi elettori, già da tempo in caduta libera, non ne vogliono parlare, attenendosi alle posizioni ufficiali di qualche (finto) leader come il ripescato Guglielmo Epifani, che promette severità nei confronti di Silvio Banana e garantisce che al Senato si voterà compatti per la sua decadenza da senatore. 
Diciamoci la verità. Non ci crede nessuno. 
Soprattutto dopo che uno dei meno affidabili del branco, quel Luciano Violante che confessò come uno scemo alla Camera il patto scellerato che i suoi avevano già stipulato con il Caimano, si è messo a fare il ventriloquo del Quirinale sostenendo che l'orgiastico signore di Arcore ha ancora tutto il diritto di difendersi (da che cosa non è chiaro, dopo tre gradi di giudizio in tribunale e una legge che ha votato anche lui). I velinisti del Colle hanno fatto "trapelare" (ovvero hanno telefonato ai soliti giornalisti embedded che lavorano solo su stretta dettatura) che il monarca ha apprezzato l'intervento di una delle marionette invitata dal Quirinale a far parte del gruppo di lavoro finalizzato alla presentazione di "proposte programmatiche in materia istituzionale, economico-sociale ed europea".
Ecco, la proposta programmatica è sempre quella da quasi 18 anni a questa parte: salvare il culo al loro sodale preferito, il caro leader Silvio, decaduto il quale scomparirebbero anche tutti gli altri. Cosa si inventeranno stavolta? Il ricorso alla Corte Costituzionale? Una bella amnistia con la scusa delle carceri affollate? Un bel voto segreto salvatutto come ai bei tempi di Bettino Craxi? O la porcata finale di una bella grazia firmata da re Giorgio?
I fedelissimi delle macerie che restano del fu Partito Comunista Italiano, anch'esso ucciso lentamente dalla sua insopprimibile voglia di compromesso storico (leggi spartizione di qualche poltrona), sono sull'orlo di una crisi di nervi. L'altro giorno, un altro dei meno lucidi esponenti del partito, quel Dario Franceschini che da quando ha mollato moglie e figlie per una tipa più giovane, naturalmente subito sponsorizzata in politica (i soliti cattolici con il culo degli altri) ha abbandonato il suo tradizionale look da chierichetto per un impegnativo barbone alla Carlo Marx, ha detto che questo governo "sta facendo cose di sinistra".
Leggere su tutti i siti web i commenti alla sua dichiarazione era un vero spasso. Fischi, parolacce, insulti, pomodori marci e ironia all'acido muriatico.
Avanti così verso la tragedia finale. 

3 commenti:

  1. se berlusconi verrà 'salvato' sarà la fine del partito democratico

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  2. Il che, in fondo, non sarebbe esattamente un male.

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  3. per mè il partito demopcratico è già morto da un bel pò.io non lo voterò mai più.ache l'ultima volta non è servito a niente.tanto valeva che votassi pdl,ricattano e,comandano loro,il pd non conta niente.bai bai pd. NELVIS DE VILLA

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