mercoledì 11 settembre 2013

Il Papa e il dialogo con gli atei: iniziamo dalla restituzione del maltolto

Davvero poco interessante la lettera con la quale papa Francesco ha risposto ai dubbi amletici di Eugenio Scalfari, che probabilmente ateo davvero non lo è mai stato e alla sua veneranda età viene colpito dal ragionamento che prende un po' tutti di fronte alla morte, quello dell'hai visto mai che. "La misericordia di Dio non ha limiti se ci si rivolge a lui con cuore sincero e contrito", scrive il Papa pampero, avvisando barba bianca che se vuole accedere al regno dei cieli è il caso che chieda scusa rapidamente. Dio, ci racconta Bergoglio, "non è un'idea, sia pure altissima, frutto del pensiero dell'uomo. Dio è realtà con la R maiuscola". D'altra parte chiedere al Papa le prove dell'esistenza di Dio è un po' come chiedere all'acquaiolo se l'acqua è fresca e sapere che invece di bruciarli sul rogo come si faceva un tempo agli atei oggi viene concesso il riconoscimento di possedere anch'essi una morale non è una grande vittoria.
La Chiesa fa un passo avanti? Casomai fa un passo indietro, visto che il Papa argentino cita come punto di riferimento il Concilio Vaticano II (roba di 50 anni fa), sconfessato senza pietà da entrambi i suoi predecessori.
Le due pagine di riflessioni da catechismo elementare rischiano di offuscare quello che invece ieri è stato davvero un messaggio rivoluzionario. Francesco ha detto, papale papale (mai come in questo caso) che sarebbe ora che la Chiesa la piantasse col business e utilizzasse le proprie strutture per ospitare i poveri, i rifugiati. 
Roba da atei, anche un po' comunisti. 
Visto che nella lettera al fondatore di Repubblica, Bergoglio ha detto che credenti e non credenti debbono fare almeno un tratto di strada insieme, più che sull'essenza dell'incarnazione di Dio perché non parlare di questo? Io sono d'accordo. 
Ci stupisca, papa Francesco, e smantelli le centinaia di conventi e strutture cattoliche trasformati in residenze, alberghi e hotel, anche di lusso, sui quali Santa Madre Chiesa non paga neanche le tasse (alla faccia del "dare a Cesare quel che è di Cesare") e ci accolga i diseredati. Restituisca al popolo le ingenti proprietà che il Vaticano ha trafugato nel corso dei secoli, dagli ori del Sudamerica a metà del territorio di Roma, e si converta finalmente a Cristo. Sono sicuro che i "suoi" glielo faranno fare. 
Sicuro.

1 commento:

  1. dicevamo?

    http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/12/news/papa_francesco_matrimonio_uomo-donna_tutelato_da_costituzione-66393060/?ref=HREC1-5

    RispondiElimina