lunedì 25 novembre 2013

Il Quirinale e Berlusconi alle comiche finali

E' tempo di comiche finali per l'uomo che ha tenuto in ostaggio l'Italia per vent'anni e colui che lo ha mantenuto in piedi negli ultimi due. In preda al delirio tipico del terrore, Silvio Berlusconi ha tenuto oggi una specie di conferenza stampa nel quale ha tentato qualsiasi numero, dalla rivelazione di carte che secondo lui giustificherebbero la ripertura del processo per i diritti Mediaset, alla richiesta di reintroduzione dell'immunità parlamentare (che se ne fa se decade?), fino all'appello ai parlamentari di Pd e Movimento 5 Stelle affinché si mettano una mano sulla coscienza, altrimenti "se ne pentiranno" coi propri figli. 
L'omino deve essere ormai paralizzato dal terrore e chissà se l'amico dittatore Vladimir Putin, oggi ricevuto con tutti gli onori in Vaticano e stasera previsto a cena chez Silvio (chissà se si tratta di una delle sue famose cene eleganti), gli regalerà il passaporto che gli servirebbe per fuggire all'estero come il suo amico Bettino Craxi.
Di fronte al progressivo disgregamento di una maggioranza di governo che subirà un'altra mazzata dal voto per la segreteria del Pd del prossimo 8 dicembre (perché mai Renzi dovrebbe continuare a sostenere Letta?), si tinge di grottesco anche la posizione del Colle, che dopo due anni di ripetuti salvataggi per Silvio e la sua accolita di loschi figuri (dal rinvio del voto di fiducia dopo l'uscita di Fini, alla sponsorizzazione senza pudore dei governicchi di Mario Monti e di Enrico Letta), si accorge improvvisamente che l'uomo è matto da legare e pretenderebbe la grazia senza neanche chiederla.
Commovente il titolo di oggi di Repubblica, quotidiano votato alle larghe intese a causa della inossidabile amicizia fra Scalfari e Napolitano, che oggi scrive senza arrossire neanche un po': "Berlusconi, lo schiaffo del Colle". 
Ma tutti questi signori con che faccia ci vengono a dire che non lo sapevano? Napolitano, il Pd, Letta senior e Letta junior, falchi e colombe, nessuno di loro aveva considerato che il lider maximo era in realtà un bandito che presto sarebbe stato travolto da processi e guai giudiziari, evitati per tanti anni grazie alla loro compiacenza? A cosa sono serviti tutti questi mesi di trattative sottobanco per cercare di salvarlo? Si può tentare la porcata finale? Nei prossimi giorni la risposta definitiva a tutti questi ilari interrogativi.

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