mercoledì 22 gennaio 2014

Silvio, Matteo e i "milioni di milioni" di elettori

Procede un po' lentamente, ma con sicurezza, la realizzazione della perfetta simbiosi fra l'imbonitore di destra e quello di sinistra. Da una parte c'è l'anziano truffatore, pluripregiudicato e condannato, maestro nel gioco delle tre carte (anche perché è lui il proprietario del mazzo), vent'anni dopo la discesa in campo alla ricerca di una nuova via d'uscita dalle sue infinite grane giudiziarie (cose che capitano ai delinquenti abituali). Dall'altra il giovane boy-scout dell'Azione Cattolica, brufoloso e secchione, che quando si mette il giacchetto per fare il fico come i suoi compagni più scaltri, fa comunque la figura del fesso. 
Il primo appoggia e poi molla una coalizione ogni tanto, giocando a fare un po' il "padre della patria" e un po' il fiero oppositore del "governo ladro", a seconda della vicinanza o meno alle varie campagne elettorali. Il secondo, per prendere in mano il PD (lo so, è una brutta immagine) ha interpretato prima la parte di quello che voleva attirare i voti del centrodestra, poi si è messo la maglietta del Che quando i suoi avversari all'interno del partito hanno fatto l'alleanza con Papi-Silvio e adesso studia insieme a Berlusconi una legge elettorale che tagli le ali a qualsiasi partito che possa disturbarli (di destra e di sinistra) conservando il controllo dei capi sulle liste bloccate. 

Tutti e due sono ossessionati dai "milioni di milioni" di persone che secondo loro li avrebbero legittimati. Ancora oggi ci sono vecchie carampane di Forza Italia che nei dibattiti televisivi ogni tanto si fanno uscire che il loro capo bastone sarebbe legittimato dai dieci, venti, trenta (e chi più ne ha più ne metta) milioni di voti ottenuti. Alle ultime elezioni, in realtà, il Partito aziendale ha ottenuto 7,3 milioni di voti (sei milioni in meno rispetto a quelle del 2008 e un bel po' in  meno degli 8,6 milioni ottenuti da Grillo) e nel frattempo ha perso qualche pezzo per strada. I vari Brunetta e Santanchè utilizzano l'argomento del voto per considerare legittimato il loro leader, che - va ricordato - è stato fra l'altro interdetto dai pubblici uffici e dichiarato decaduto da parlamentare. Una minchiata, ma loro, si sa, sono premiati per farlo. 
Poi arriva il ciclone Renzi. E in piena direzione Pd, cercando di giustificare il the coi pasticcini preso con Silvio al Nazareno, spara la stessa bestialità dei Santanché-boys: La legittimazione politica di Berlusconi dipende dal suo consenso". Il Partito si spacca. Quelli che avevano fatto l'accordo con Berlusconi ora gli rimproverano l'accordo con Berlusconi, quelli che erano contrari ma continuano a votare la fiducia a Enrico Letta, ora dicono che nel nome della legge elettorale si può fare di tutto, quelli che erano per il proporzionale ora sono per il maggioritario e viceversa, in un tragicomico valzer delle panzane.
E come autentici berlusconiani di lungo corso, un po' in imbarazzo per questa legge elettorale che non si farà mai, i renziani come l'ex veltroniano-franceschiniano Emanuele Fiano se la prendono con Grillo, che fa le consultazioni online "per pochi amici" ed è un "leader nominato da nessuno al contrario di Renzi eletto da 3milioni di persone".
Ora potrà piacere oppure meno, ma i quasi nove milioni di italiani che hanno votato per il Movimento 5 Stelle la loro scelta su Grillo mi pare che l'abbiano fatta. E qualcuno avvisi Fiano che per Renzi alle primarie hanno votato la metà di quelli che dice lui, molti dei quali si stanno pentendo parecchio.

3 commenti:

  1. Chiudono la stalla quando i buoi sono scappati e incominciano i loro bla bla bla
    Per incantare i beoti (che sono tanti).
    Il popolo dovrebbe chiedere e pretendere che i due mesi di campagna elettorale siano di assoluto silenzio. ( che venga rispettato da Politici e da tutti i servizi d’informazione) Dovrebbero servire al Popolo per disintossicarsi da tutte le baggianate che sparano tutti i santi giorni per confondere le idee dei beoti che non hanno ancora capito che ti promettono 1 una volta ottenuto il voto ti tolgono 2.
    Ti promettono posti di lavoro e nel frattempo d’accordo con i sindacati ne studiano la
    Sua divisione iniziando dai SALARI differenziati Anche se il costo delle spese di prima necessità
    Sono eguali per tutti la colpa ? è imputabile a tutte le categorie sindacali e politiche
    i lavoratori li paragonerei ad una catena fatta di grossi anelli se tirate le due estremità opporranno una forte resistenza prima che gli anelli cedano .
    (e qui scatta l’inganno) la differenziazione degli stipendi ha fatto si che la cupidigia abbia prevalso
    Su l’unione indebolendone la catena. i Sindacati (Politicizzati) obbedendo alle lobby di partito sono riusciti nel tempo a coronare i loro intenti con danni per tutti i Lavoratori.


    il Popolo dovrebbe pretendere dà i futuri Parlamentari un apprendistato
    della durata di 24 mesi il tutto retribuito con la paga di euro 1200 ,00 al mese
    Servirebbero a loro per pagare le spese di casa - mangiare – affitto luce-gas- vestiario – tasse comunali – ecc- senza nessun altro aiuto. Se il tutto non fosse rispettato la pena dovrebbe essere L’Interdizione a vita da qualsiasi incarico Istituzionale.

    Il Tutto dovrebbe servire a/i futuri Parlamentari per aprire gli occhi
    Cosi quando dovranno votare manovre lacrime e sangue forse saranno più equi
    Dimostrando con fatti (concreti) e non con le false promesse il loro operato. VITTORIO

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  2. In quanto a dare i numeri, c'è un aspirante premio Nobel che dà la pista a tutti: http://nonleggerlo.blogspot.hu/2014/01/come-che-renato-brunetta-non-diedero-il.html

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  3. Brunetta è il solito genio. Ci aspettiamo una degna risposta dei renziani.

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