mercoledì 29 gennaio 2014

Il lavoro al tempo dei renziani (2): il finanziere Serra e le proposte "razionali"

Piano piano il nuovo che avanza a sinistra comincia a mostrare la vera faccia del progetto. Far passare come progressiste le tipiche scelte del vecchio capitalismo delle ferriere, dove il padrone disponeva di vita e di morte e il salario era una concessione che poteva essere aggiunta o levata a seconda di come girava il vento. Uno dei consiglieri di Matteo Renzi è un tipico prodotto di questa schiatta: il finanziere Davide Serra, che dopo una veloce carriera da analista Morgan Stanley (sì, proprio la banca d'affari americana a cui lo Stato italiano ha regalato un sacco di soldi) è diventato fondatore e partner del fondo di investimento Algebris che gestisce 1,4 miliardi di euro. Ovvero è uno di quei signori che sfruttando la progressiva privatizzazione dei fondi previdenziali e assicurativi, ovvero dei soldi dei lavoratori, specula sui mercati provocando spesso crisi finanziarie e tempeste su monete e titoli di Stato. Pierluigi Bersani, beccandosi una querela, lo definì "il bandito delle Cayman", perché la sua società si appoggia a una struttura presente nel paradiso fiscale. 
Sia come sia, questo bravo ometto della schiera renziana (uno dei cervelli fuggiti all'estero che saremmo grati ci restassero), ha utilizzato Twitter per far capire a tutti che aria tira, definendo ''razionale'' la proposta dell'Electrolux, che per salvare la fabbrica sostiene che bisogna tagliare del 50% i salari. 
Serra ha studiato ed è uno che la sa lunga. Quando vuole fare quello di "sinistra" (tanto gli italiani si sono bevuti che era di sinistra anche gente come Veltroni o D'Alema, quindi il gioco è facile facile) sostiene che "la ricchezza è in capo ai privati, il debito è pubblico. Quindi lo Stato dovrebbe tagliare la spesa pubblica inefficiente e abbassare le tasse, togliendo le risorse all’apparato burocratico e rimettendole in circolazione per imprese e lavoratori". Che è come dire di voler bene a mamma e papà. 
Non si capisce però qual è la società che immagina questo genio dell'economia, in attesa che un governo o l'altro si decida a ridurre il costo del lavoro. Se la ricchezza è in mano ai privati è perché in questo paese ai privati è stato concesso tutto. Basta vedere chi sono i manager delle principali aziende italiane, gente che butta i soldi nelle squadre di calcio e mille altri rivoli, che porta i capitali all'estero, che investe nei fondi speculativi per la gioia di tutti i Davide Serra, che mantiene mogli, amanti e subamanti, e che, soprattutto, finanzia i politici. 
A ottocento euro al mese si può mantenere una famiglia? Ovviamente no. Si possono far crescere i consumi? Ovviamente no. Ma alla gente come Serra questo non interessa, perché non produce nulla. Specula sulle ceneri dello Stato sociale che ha contribuito ad abbattere. Ed è perfino di sinistra.

1 commento:

  1. raramente ho tirato fuori tanti mortacci tua come per questo qua

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