giovedì 16 gennaio 2014

Il lavoro al tempo dei renziani: i 500 euro al mese dei "cinesi" di Eataly

Lui è il nuovo simbolo del lavoro che probabilmente immaginano i seguaci di Matteo Renzi. Anzi, lui stesso ha più volte dichiarato il suo appoggio al sindaco rottamatore a targhe alterne, rivendicando il suo esempio di imprenditore illuminato, da "mercante delle utopie", come è stato definito nelle agiografie. Oscar Farinetti (che poi si chiama Natale e non si capisce perché si fa chiamare Oscar) è un (im)prenditore a tutto tondo, che dopo i successi della catena di elettronica UniEuro, ha lanciato il nuovo orgoglio nazionalpopolare, i supermercati di Eataly, dove fare la spesa ti costa un mutuo e dove al "ristorantino" di qualche pippa di chef stellato mangi la cacio e pepe a venti euro. Non a caso i suoi negozi si trovano soprattutto negli Stati Uniti, a Tokyo e Dubai, dove è facile fare fessa la gente col portafoglio gonfio. Ma anche in Italia le cose non vanno male. E il successo gli vale anche qualche ospitata in tv come esponente della sinistra che si è rimboccato le maniche e ce l'ha fatta, non come 'sti giovani d'oggi, signora mia, che sono troppo choosy e non hanno voglia di fare nulla.
Poi però cominciano a venire fuori i motivi di questo successo. 

Prima inizia il Fatto Quotidiano, che intervista un gruppo di lavoratori precari (manco a dirlo) dei negozi di Roma e Bari, scoprendo che guadagnano 800 euro al mese, per 40 ore a settimana, comprese le domeniche "quando capita o quando devi", con un contratto che si rinnova di mese in mese, e le perquisizioni al personale a fine turno. 
Il renziano si è molto risentito: "Abbiamo dato un'occupazione a tremila persone. Io non voglio creare un'azienda, fallire e mettere la gente in cassa integrazione". Quindi, è il ragionamento, la pago come i cinesi in Cina (da noi stanno meglio) e bella lì. Manco a dirlo, l'imprenditore illuminato non vede l'ora che il nuovo segretario del Pd metta mano allo Statuto dei lavoratori cancellando quella brutta norma dell'articolo 18 che fa tanto piangere Confindustria: "Basta difendere chi non vuole lavorare", tuona dall'alto del ridicolo baffo e della pelata che fanno molto Lino Banfi e privo di qualsiasi senso del pudore sostiene che "8 euro lordi l'ora sono giusti", i giovani devono fare sacrifici e la colpa è dei sindacati, tanto per non farsi mancare nessuno dei numeri preferiti dal capitalismo tricolore. 
Oggi viene fuori che da Eataly si può arrivare a guadagnare anche 500 euro al mese per venti ore alla settimana, ma spalmati su sei giorni, rendendo in questo modo impossibile poter trovare un altro lavoro. Una ex dipendente racconta: "Non mi stupisce che i commessi debbano dichiararsi all’uscita e far controllare le borse: con gli stipendi che ricevono nessuno di loro potrà mai permettersi un’intera spesa da Eataly".
Sia chiaro a tutti, renziani, berlusconiani, grillini e peracottari a vario titolo: i soldi si fanno sfruttando la gente. E in culo al socialismo per un nuovo miracolo italiano.

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