martedì 14 gennaio 2014

La questuante di Benevento che fa rimpiangere Mastella e De Mita

Lei è una delle belle facce di questo governo di giovani dalle "palle d'acciaio" ed essendo sposata con un deputato del Pd ne rappresenta anche l'essenza. L'esecutivo delle larghe intese produce anche mostriciattoli come Nunzia De Girolamo, illustre sconosciuta passata alla vita politica grazie a un biglietto e a qualche ammiccamento diretto a quell'anima generosa di Silvio Berlusconi, che quando sente profumo di donna diventa scemo come il protagonista del celebre film. Da coordinatrice provinciale del partito a Benevento, la faccia nuova del centrodestra discuteva di consulenze, appalti e ispezioni con alcuni dirigenti dell’ASL, pur non avendo alcun incarico ufficiale relativo alla sanità, solo per consolidare una tradizione clientelare che evidentemente era tipica della famiglia. Il tutto, al limite dell'accattonaggio molesto, per ottenere fra l'altro che uno zio potesse gestire il bar dell'ospedale. Roba veramente da ras di periferia.
Pescata da una registrazione, che sarà abusiva finché si vuole ma ci regala finalmente il vero volto di questa signora, la neoministra si è difesa sostenendo che riceveva la gente a casa per poter allattare la figlia, tirando in ballo pure gli innocenti e questo ruolo di madre di cui spesso si abusa (ovviamente a parole). L'accattona del Sannio era convinta di potersi comportare come i suoi predecessori locali, tipo Clemente Mastella e Ciriaco De Mita, che si sono giustamente risentiti e riguadagnando addirittura il diritto di poterci continuare a fare fessi raccontando che la Prima Repubblica era meglio. Nel pieno della bufera, la povera Nunzia era in vacanza alle Maldive e al suo ritorno all'aeroporto c'era ad aspettarla la Guardia forestale, un bel taxi gratis per lei e il marito, un po' lettiano, un po' renziano, molto democristiano (è uno che viene dalla raccolta differenziata della Margherita), tanto così per non farsi mancare nulla. 
Di fronte a questa farsa beneventana il Pd tentenna, Renzi tace, Letta prende il peyote in Messico e continua a delirare dei giovani al governo, il marito della questuante parla di "linciaggio mediatico", il vice presidente del Consiglio è convinto che Nunzia chiarirà tutto. Come avvenne con la Cancellieri, pizzicata in corrispondenza di amorosi sensi con una famiglia di pregiudicati, si tenta la carta del silenzio per evitare che il governo Napolitano crolli miseramente.
Fra qualche giorno potrebbero partorire il rimpasto. I nomi che si fanno sono da brivido. L'accattonaggio molesto è durissimo a morire. Dopo la spesa da Ikea, le Asl sannite, i rimborsi dei ristoranti, il magna magna della ricostruzione dell'Aquila, il bar dello zio dentro l'ospedale, che altro ci attende dal governo del ricambio generazionale?

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