venerdì 14 giugno 2013

Sesso in Vaticano: un'altra grana per il "pampa" Bergoglio. Arriva la temibile lobby gay

Troppo noiose le vicende politiche del periodo per aver voglia anche di commentarle. La vittoria dei candidati del centrosinistra alle amministrative, ottenuta in aperta opposizione a quelli del centrodestra che hanno visto crollare i loro consensi, non ha insegnato molto. Quindi il governo va avanti felice, sostenuto da praticamente tutta la stampa, malgrado sia costretto a rimangiarsi un sacco di balle promesse scatenando la furia di Silvio. 
Meglio farsi due risate con il Vaticano, che cambiato il monarca è come al solito alle prese con migliaia di beghe apparentemente pensate apposta per i libri di genere che hanno fatto la fortuna di qualche casa editrice. 
Dopo gli scandali della pedofilia, lo Ior, il corvo e VatiLeaks, ecco che arriva la temibile lobby gay. Parola di papa Francesco, che dopo un paio di bicchieri di troppo si è sfogato con gli amici della Conferenza latinoamericana. La presenza di questa spaventosa associazione segreta sarebbe anche all'origine delle premature e storiche dimissioni di Benedetto XVI, scioccato da cotanta profanazione.
La verità? 
Il solito verminaio. Gli alti prelati che reclutano giovani ragazzini allo sbando e se ne approfittano per pochi spiccioli. Qualcuno i soldi per le marchette li prende addirittura dalle cassette delle offerte, se ne occupa la polizia, tutti lo vengono a sapere, ma il pezzo grosso non viene cacciato, solo trasferito a una parrocchia addirittura più grande. 
Dicono che la lobby gay li protegge. Ma è una palese bugia, visto che si sono comportati nello stesso modo quando qualche sacerdote stuprava le ragazzine. Come al solito, i mostri sono "gay". Quelli normali, beh... quelli normali magari non si fanno neanche preti. 

Nessun commento:

Posta un commento