venerdì 7 giugno 2013

Guerrafondai al governo: per loro è "fuorviante e demagogico" togliere fondi agli F-35 per gli asili

Nel programma di governo del Pd c'era l’impegno a stanziare 7,5 miliardi di euro per mettere in sicurezza scuole e ospedali, avviare piani di recupero ambientale e progetti per la mobilità urbana. I fondi dovevano essere trovati  attraverso il taglio dell'acquisto di cacciabombardieri F-35 e di armamenti vari, ma con il governo dell'inciucio i guerrafondai del nostro paese possono dormire sonni tranquilli. "Sono pronto a dibattere con il Parlamento su tutto, ma se l'approccio è un F-35 in meno per avere 30 asili in più è  un approccio sbagliato, fuorviante e demagogico", ha avuto il coraggio di dire il neoministro della Difesa, Mario Mauro, cattolicissimo esponente di Comunione e Liberazione, un passato in Forza Italia e riesumato con la lista Monti. Perché in effetti, pensateci bene, che cosa brutta e demagogica è quella di rinunciare a un po' di strumenti di morte per far crescere meglio i nostri figli. Una roba sconveniente, da sovversivi. 
Sovversivi come Felice Casson, vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato, che ha presentato una mozione firmata da altri 17 senatori del Pd, che metterà ancora una volta a nudo davanti agli elettori l'ambiguità del partito. La proposta è molto semplice: sospendere immediatamente la partecipazione italiana al programma dei cacciabombardieri per indirizzare quei soldi alle vere emergenze del Paese, a cominciare dal lavoro e dalla messa in sicurezza dei territori a rischio idrogeologico. I nuovi velivoli della Lockheed Martin di cui l’Italia ha all'attivo un ordine di 90 elementi (per un costo stimato di circa 12 miliardi di euro) sono del tutto inutili, anzi dannosi, perché pensati per missioni di attacco che la nostra bistrattata Costituzione non prevede e sono solo una cambiale in bianco firmata per l'insaziabile industria bellica statunitense. 
Ma il Partito Democratico, come si è dimostrato nel caso dell'abolizione del Porcellum (dove è stato lasciato solo il povero Roberto Giachetti), è ormai completamente ostaggio delle larghe intese e continuerà sempre di più a rinnegare la sua natura. 
Basta salvare la poltrona. 

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