martedì 17 dicembre 2013

Le pratiche della NSA dichiarate illegali negli Usa, Letta l'amerikano non ci trovò nulla da ridire

"Penso che non sia un'attività utile e positiva, anzi crea molti problemi e non ha effetti gli positivi di trasparenza che lui si prefigge". Era lo scorso ottobre e il nostro timoroso Presidente del Consiglio Letta junior si trovò a dover commentare il caso delle rivelazioni dell'ex spia americana Edward Snowden mostrando tutto il suo imbarazzo. Altri capi di Stato e governo, come la Merkel in Germania o la Roussef in Brasile hanno alzato la voce contro l'amministrazione americana. Noi, ovviamente, no. Spiati? Boh, chissà. Ci devono confermare. La ministra degli Esteri, Emma Bonino, da anni ormai filoamericana nel midollo, stoppava subito eventuali ipotesi di asilo a Snowden assicurando tutti che la Casa Bianca avrebbe chiarito ogni cosa.
E invece oggi, un giudice peraltro nominato dall'ex presidente George W. Bush, ha stabilito che le intercettazioni della Nsa violano la Costituzione americana, che farebbero inorridire i padri fondatori della patria, che sono pratiche "quasi orwelliane"  e che comunque violano apertamente la privacy dei cittadini. 
Naturalmente per noi alleati-tappetino il rancio era sempre ottimo e abbondante e il povero Snowden un nemico del popolo.

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