lunedì 16 dicembre 2013

Finanziamento pubblico ai partiti: Fonzie sigla il primo autogol

Chissà se è stata una sua idea, o se qualcuno dei suoi geniali collaboratori gliel'ha suggerita. Certo è che l'uscita di Matteo Renzi sul finanziamento pubblico ai partiti come "sorpresina" per spiazzare Beppe Grillo è stata un vero autogol. Convinto di essere molto furbo e intelligente, il sindaco di Firenze (a proposito, quand'è che si dimette?) ha promesso al Movimento 5 Stelle di rinunciare ai soldi per i rimborsi elettorali (fin qui indebitamente presi come sancito dalla Corte Costituzionale) in cambio dell'appoggio dei grillini a una non meglio precisata riforma della legge elettorale. Applausi del pubblico pagato, partito ricompattato, lodi a profusione dei commentatori politici (anche loro molto pagati). 
Quant'è furbo 'sto Renzi, ahò.

Invece, la porta in cui ha tirato facendo gol era la sua. Grillo infatti lo ha preso per il culo definendo la sua proposta una "scoreggina" e gli ha detto chiaro e tondo che se vuole rinunciare ai finanziamenti pubblici lo può fare senza bisogno di ricattare nessuno. Improvvisamente, il Fonzie-bischero viene scavalcato a sinistra anche dal prode Angelino Alfano, il quale - per una volta giustamente - ripete lo sberleffo di Grillo: "L'unica cosa che Renzi, se voleva fare sul serio, doveva dire è che il finanziamento pubblico ai partiti va tagliato da domani mattina, non dal 2017". 
Ora Renzi che fa, si tiene i soldi? 
Epic fail, il primo di una lunga serie. Ci sarà da ridere parecchio.

5 commenti:

  1. attilio cece16/12/13, 15:43

    beh, quanto a scoregge i grillioti sono i più esperti.
    A parte gli innumerevoli strepiti da gallinaccio non mi sembrano abbiano combinato molto i ragazzotti pentastelluti
    mio nonno avrebbe detto che adottano la tattica del "chi vusa pusè, la vaca l'è sua"

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  2. La mia intenzione non era quella di dare ragione ai grillini. Solo di sottolineare la stupidità di certe mosse "politiche" che dimostrano un dilettantismo anche peggiore di quello del M5S.

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  3. Per il resto Sign. Attilio si informi meglio su quello che hanno fatto e cercano di fare i ragazzi pentastelluti come lei li chiama, se la sua testolina lo consente,e non parli a vanvera ripetendo a pappagallo quello che le vogliono far credere.
    Si informi meglio!!

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  4. scusate ma voi come lo definite un lider che chiede il 51%,?e coloro che sono stati nominati come tutti queli che siedono in parlamento e al senato hanno un cervello ho sono telecomandati?la nobiltà della politica democratica stà nel sedersi ad un tavolo o in parlamento e arrivare ad un compromesso per il bene del popolo. ma a quanto pare i 5 stelle vogliono solo il bene del lore lider che ogni giorno incassa una barca di soldi attraverso il suo blog.avete mai visto una rivoluzione senza armi cambiare tutto dalla sera alla mattina io no . almeno il partito democratico attraverso le primarie una quota di eletti li ha fatti scegliere ai suoi elettori mentre grillo e compani se li sono nominati . nessuno di noi ha potuto controllare le elezioni interne al m5s ,se mgli eletti del movimento hanno un briciolo di dignità dovrebbero riflettere sull'offerta di renzi .dal tronde a chiesto loro di votare ciò che promettevano in campagna elettorale allora chi è l'incoerente giuseppe

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    1. Non ho capito perché per difendere il Pd si finisce a criticare Grillo. Probabilmente è perché il Pd non ha veramente nulla da dire. E francamente io la mano sul fuoco della regolarità delle primarie del Partito non ce la metterei. Basta vedere il delirio delle tessere avvenuto prima. Quanto alla riforma della legge elettorale io non ho ancora capito quale sia la proposta di Renzi (non la chiamerei di certo offerta).

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