lunedì 20 maggio 2013

Il Pd e la sua schizofrenia politica: non se la sentono di farlo con Berlusconi e rendono ineleggibile Grillo

"Destra e sinistra sono uguali". Di solito se sentite pronunciare una frase del genere vuol dire che il vostro interlocutore è di destra e un pochino se ne vergogna pure. Ma è da molto ormai che quello che un tempo sarebbe stato tacciato, giustamente di qualunquismo, ha trovato degnissima legittimazione.
Cosa pensare infatti di un partito che sotto gli occhi dei suoi attoniti milioni di persone si sta lentamente trasformando in una formazione di centro, neanche troppo progressista?
Attualmente le macerie del partito voluto da Veltroni hanno prodotto Enrico Letta, un Presidente del Consiglio orgogliosamente democristiano e addirittura un po' filoandreottiano, un segretario reggente ex socialista dei tempi di Craxi, Guglielmo Epifani, che non scende in piazza con la Fiom perché lui vuole "rappresentare tutti" (tutti chi?), i futuri candidati alla segreteria che includono un altro democristiano doc come Matteo Renzi e il "banchiere" Sergio Chiamparino, uomo di riferimento della Fiat
Scelte imbarazzanti.

 
L'idea di affidare la lotta contro il berlusconismo dilagante, che ha degnamente sostituito le porcate della Prima Repubblica, a quello che restava del Pci e della sinistra democristiana, del resto, è stata davvero pessima. Non solo i residuati del compromesso storico che fu hanno gettato al vento ogni possibile occasione di chiudere la partita con il peggior esemplare che industria e politica italiana abbiano mai prodotto, ma si sono anche progressivamente adeguati ai suoi modi di fare, che non contemplano il dissenso, mai. Anche perché non saprebbero come combatterlo.
Il rapporto fra gli zombie del Pd e il Caimano dimostra un'autentica schizofrenia, se si vanno ad analizzare i comportamenti tenuti dal partito negli ultimi due anni, da quando cioè per assecondare il teorico dell'inciucio, il presidente Giorgio Napolitano, si sono fatti incastrare nel sostegno a un governo possibilmente peggiore di quello che aveva messo in piedi Silvio Banana
Un disastro dopo l'altro, dalla ridicola campagna elettorale che ha fatto perdere al partito dieci punti in pochi mesi, con le penose esibizioni del segretario che si faceva vedere solo da Bruno Vespa mentre gli altri affrontavano le piazze incazzate nere, fino alla delirante strategia del dopo urne, che ha visto Bersani prima cercare l'accordo con Grillo non si sa su quali basi e poi gettare tutto alle ortiche presentando un candidato al Quirinale per votarlo insieme al Pdl. 
Oggi sono al governo di nuovo con lui e soffrono moltissimo. Lo si vede dai gesti inconsulti di alcuni personaggi, come il capogruppo al Senato, Luigi Zanda, un uomo in evidente stato di sdoppiamento della personalità. Ogni tanto si lascia scappare che il Caimano è ineleggibile anche in base alle leggi vigenti e lo è sempre stato, poi però si corregge e dice che la sua posizione è personale. Come si faccia a ricoprire una carica importante in un partito che è al governo insieme alla persona che si ritiene addirittura indegna di sedere in Parlamento, questo Zanda non ce lo sa mica spiegare.  E così, insieme a un'altra campionessa del partito, Anna Finocchiaro, ha deciso di proporre una legge mica male: vietare a tutti i movimenti politici non registrati giuridicamente di partecipare alle competizioni elettorali. Chi resterebbe fuori se non modificasse le regole del suo movimento-partito? La risposta è proprio quella che immaginate: Beppe Grillo, ovvero colui che ha sottratto molti più voti a sinistra che a destra. 
Non sentendosela di rendere ineleggibile Berlusconi, vogliono rendere ineleggibili i Cinque Stelle. Capolavoro finale.  Abbattere il qualunquismo e il populismo per decreto sarebbe veramente l'ultima degna mossa di questa congrega di cretini politici. 

2 commenti:

  1. Basta registrare il M5S con relativo statuto di fronte ad un notaio e il problema è risolto. Anzi il M5S sarebbe più trasparente come movimento politico.

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  2. Ma a lei sembra normale proporre una cosa del genere, che interessa solo il movimento di Grillo? Non le pare un tentativo neanche tanto mascherato di porre un limite al potere di Grillo (non del suo Movimento)? Purtroppo di fronte all'insipienza di questa gente, anche provvedimenti che potrebbero avere una motivazione di fondo, sembrano solo degli escamotage per aggirare la prossima futura e inevitabile sconfitta.

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