giovedì 27 marzo 2014

Bagnasco e i libretti del diavolo, ennesimo attacco alla scuola pubblica

Forse gli opuscoli di "Educare alla diversità" che dovrebbero essere distribuiti nelle scuole italiane non saranno il massimo dell'efficacia, ma certo che definirli "libri del diavolo" e chiederne il loro ritiro perché attentano alla famiglia è solo l'ennesima dimostrazione del peso opprimente che ha ancora la Chiesa Cattolica sulla arretratissima società italiana. 
Il presidente della Cei Angelo Bagnasco, che nel gioco delle parti con il Papa pampero fa quella del poliziotto cattivo, ha scritto un delirante pezzo per il quotidiano Avvenire (il giornale italiano che riceve la fetta più grossa dei contributi pubblici all'editoria) per sostenere - senza che nessuno gli abbia riso in faccia - che la scuola pubblica sta diventando "un immenso campo di rieducazione" perché quei libretti “instillano preconcetti contro la famiglia e la fede religiosa”. 

I libretti in questione, curati dall'Unione Nazionale contro le discriminazioni (Unar) sono in realtà pensati per spingere i giovani ad accettare i diversi di ogni genere, senza alimentare fenomeni di bullismo ed erano stati approvati, figuratevi un po', da quel terribile mezzo ateo comunista di Mario Monti e da quella senza dio della Fornero. L'ipocrisia cattolica è così spiccata, che Bagnasco innoridisce per alcune ovvietà contenute nei libretti, come quella che i rapporti omossessuali sono "naturali" e che il sesso tra omosessuali "è presente in tutta la storia dell’umanità, sin dall’antica Grecia” o come la innegabile verità che "un pregiudizio diffuso nei paesi di natura fortemente religiosa è che il sesso vada fatto solo per avere bambini". 
Questi, insomma, sarebbero i "libri del diavolo". E la cosa potrebbe essere liquidata con una sonora pernacchia, se non fosse per il fatto che i preti certe cose non le dicono mai a caso. E' chiaro a tutti che quello di Bagnasco è l'ennesimo attacco alla scuola pubblica, da una parte per continuare a godere dei vergognosi e anticostituzionali sussidi che vengono versati ogni anno nelle casse delle scuole confessionali private, dall'altra per spaventare qualche famiglia in più di ingenui bacchettoni a non mandare il proprio figlio in queste temibili scuole del diavolo, magari accendendo un mutuo per pagare le rette mostruose che vengono spesso richieste da quelle "sante". 
Del resto la santità, da che esistono le religioni, non è mai gratis.

1 commento:

  1. pover'uomo..... è morto e non vuole rendersene conto !!!!!
    o forse si fa sentire perchè vuole che i gonzi continuino a dare loro l'8 per mille ????
    della serie: a pensare male (dei preti!) si fa peccato ma spesso si indovina.......

    RispondiElimina