martedì 18 marzo 2014

Il lavoro nell'era di Fonzie: la Coop sei tu, chi può fregarti di più?

Gli occupati sono per l'80% donne precarie, malpagate, costrette a organizzare la loro vita attorno alle esigenze del supermercato, ad andare in bagno a comando, a sorridere in modo adeguato ai clienti per avere qualche mancia (leggi contratto integrativo).  C'è gente che in 12 anni ha collezionato 27 contratti diversi per poi essere trasferito a 100 chilometri da casa e poi, reparti punitivi, licenziamenti di persone dopo cinque o sei anni di contratto, precettazione dei dipendenti in sciopero, antisindacalismo stile anni settanta, con delegati sindacali trasferiti o demansionati, fino alla schedatura fotografica per chi aderisce a iniziative di sciopero.
Non è il Bangladesh, nè il Pakistan, nè la Cina: è il magico mondo delle Coop, quelle rosse, quelle legate ai rottami del Pci e a quel che resta della Cgil, quelle da cui proviene il nuovo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, quelle che meglio di tutti incarnano il renzismo (ovvero la destra liberista che si traveste da riformatrice progressista).
Vi consiglio di leggere l'ottimo articolo inchiesta pubblicato domenica scorsa dal Fatto, per capire dove sta andando questo Paese e anche piuttosto in fretta. Scoprirete che, nonostante stipendi da fame e lavori in condizioni di semi schiavitù (in qualche posto conteggiano anche le pause per pisciare), le Coop impiegano oltre 10 miliardi del prestito dei soci per operazioni finanziarie: nel 2012 c'erano partecipazioni azionarie 2,2 miliardi di euro e un patrimonio netto di 6 miliardi. Una roba delle dimensioni di Mediobanca, solo che lì si è almeno soggetti al controllo di Bankitalia. 
Eccolo il paradigma del nuovo pensiero unico: lavoro precario, flessibile e mal pagato e tante belle speculazioni finanziarie. E' roba da medioevo, ma da noi la spacciano come nuova. Perché sono di sinistra.

3 commenti:

  1. Le Banche con speculazioni sbagliate hanno innescato la recessione
    i Governi Europei e la BCE le premiano.

    Mentre Le Banche negano i finanziamenti alle piccole e medie Aziende
    Vere colonne portanti della nostra economia .
    ( il boom economico del dopo guerra lo si deve a loro)

    Senza prestiti molte aziende rischiano il fallimento
    Aumentando cosi la disoccupazione.

    La priorità per Governo e multinazionali? è abolire l’articolo 18

    Nel frattempo per tirare su il morale si sente parlare solo di licenziamenti.
    i Governi per riattivare l’economia dovrebbero aiutare l’imprese
    in automatico anche le Banche si ricaricherebbero.
    Ma ai nostri giorni viene fatto tutto il contrario l'unica cosa concreta ?
    È Il malaffare dilagante perpetrato da speculatori - Banche – e da chi ricopre cariche istituzionali ( con danni incalcolabili per il Popolo)

    Il Popolo per tutti gli abusi subiti dovrebbe chiedere Giustizia chiamando in causa tutti i parassiti che in 64 anni di repubblica si sono arricchiti rubando al Popolo la punizione dovrebbe essere di esempio e non depenalizzata come avviene oggi permettendo a gli avvocati di menare il can per l’aia sino alla prescrizione del reato.
    PS il Giudice quando condanno Pinocchio gli disse io quando ho fame non rubo.???????Vittorio

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  2. attilio cece18/03/14, 14:08

    il problema segnalato è comune a tutte le cooperative, rosse, bianche & verdi, spesso finte .
    Penso, perciò, che sarebbe una azione di giustizia che il ministro del lavoro faccia chiarezza in quel mondo opaco che toglie dignità a donne ed uomini coinvolti in questa forma di sfruttamento

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  3. Non metto in dubbio che il problema sia comune a tutte le coop, ma sperare che vi ponga rimedio chi ci ha sguazzato dentro per decenni mi pare un esercizio un po' inutile.

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