martedì 1 aprile 2014

Lotta all'evasione, quella che neanche Renzi farà mai

Uno dei presunti geni dell'economia italiana, fra quelli che hanno provocato i guai peggiori, lo definiva un ''vampiro succhiasangue" e nell'immaginario collettivo della gente, che per ignoranza o pigrizia si beve più o meno di tutto, è rimasto quello che aumentava le tasse e metteva le mani nelle tasche degli italiani. In realtà, l'ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco, grazie alla sua riforma fiscale, è stato l'unico Ministro della storia repubblicana che i soldi nelle tasche di coloro che pagano le tasse ce li ha rimessi, introducendo il modello di dichiarazione Unico che ha consentito a coloro che a fine anno andavano in credito con il fisco di riottenere subito il dovuto in busta paga.
Nonostante la sua antipatia di fondo, Visco è stata una delle menti migliori della sinistra al governo in questi anni (che poi, ve lo condedo, non ci voleva molto). E in una bellissima intervista al Fatto Quotidiano nei giorni scorsi ci ha raccontato per l'ennesima volta che la vera differenza, il vero divario, lo stacco incolmabile in Italia non è tra poveri e ricchi, ma tra chi paga le tasse e chi le evade.
La lotta all'evasione non la farà mai nessuno, tanto meno il traballante Matteo Renzi, perché chi la fa rischia di perdere "10 milioni di voti".
Secondo Visco, "per ridurre le tasse ed evitare che a pagarle siano sempre i lavoratori dipendenti, c'è solo una via: redistribuire il carico, ma per farlo bisogna partire dalla lotta all'evasione. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Europa e in Italia vale un buco nei conti dello Stato da 180 miliardi che nessuno riesce a intaccare".
Il premier Fonzie finora ha parlato di tutto, tranne di questo. "Come non l'hanno fatto Letta e Monti prima di lui. Ci siamo accontantati di spot e operazioni ad effetto come ci blitz a Cortina o la caccia agli scontrini non stampati. Era lo spartito che bisognava suonare. Servivano messaggi politici in quel senso, ma nulla di più". 
Tanto per ricordare il livello di vergogna che bisogna sopportare, la media di quanto dichiarato dagli italiani è di 19.750 euro l'anno lordi, ma la metà dei contribuenti denuncia meno di 15mila euro.

3 commenti:

  1. "introducendo il modello di dichiarazione Unico che ha consentito a coloro che a fine anno andavano in credito con il fisco di riottenere subito il dovuto in busta paga"

    Ecco, su quel "subito" avrei qualcosa da ridire, per il resto d'accordo su tutta la linea.

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  2. Per me è andata così. Dal 1997, visto che pago un mutuo oneroso e posso scaricare gli interessi passivi, ogni mese di luglio mi rimettono i soldi in busta. Non sarà colpa del tuo datore di lavoro?

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  3. Perché nn pubblichi dal 1 aprile 2014?

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