giovedì 20 marzo 2014

Magie del Pd, come incartarsi con gli F-35 e fare la solita figura meschina

L'autonomia limitata dei Ministri di questo governo alle volte raggiunge vette imbarazzanti. Prendiamo ad esempio il tormentone degli F-35, che tutti vorrebbero abolire, dimezzare, ridurre, ma che poi nessuno tocca per paura che il Quirinale prenda d'aceto. Ci sono cascati anche la nuova ministra della Difesa, la ex veltroniana, ex franceschiniana e ora finalmente al potere con Matteo Renzi, Roberta Pinotti, la quale - subendo il fascino delle telecamere - prima ha parlato di ridimensionamento del programma e poi, di fronte ai prevedibili titoli di giornale ha innestato una rapidissima marcia indietro nel giro di meno di 48 ore, giurando che lei mai e poi mai aveva parlato di sforbiciate agli acquisti degli aeroplani bidone che gli Stati Uniti vogliono a tutti i costi venderci. 
Poi arriva il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ciellino Maurizio Lupi, che nell'ennesima intervista radiofonica sostiene che del taglio agli F-35 si era parlato al momento della formazione del nuovo governo insieme al premier Fonzie e al ministro Angelino Alfano (che ha immediatamente smentito).
Ieri si è svegliato un altro ex democristiano ora nelle file del Partito di lotta e governo del nostro caro leader, Gian Piero Scanu, che ha presentato un commovente documento con le conclusioni a cui sarebbe giunto il Pd: "le tante criticità che segnano questo programma spingono nella direzione di un significativo ridimensionamento degli schemi di accordo con la Lockheed Martin sul programma F35".
I lobbisti della Lockheed Martin hanno diffuso una nota nella quale sostengono che i loro aerei da guerra  in Italia genereranno 6.300 posti di lavoro con ritorni economici pari a oltre 15 miliardi di dollari. Balle, risponde il Pd "di lotta" con Scanu: il contratto non garantisce "ritorni industriali significativi", non sono garantite alle imprese italiane le sub-commesse; manca un ritorno certo degli investimenti per lo stabilimento di Cameri; l'occupazione a Cameri non è "aggiuntiva rispetto a quella attualmente già impiegata nel settore aeronautico ma, solo parzialmente sostitutiva"; "le stime del costo del programma risultano caratterizzate da un indice di variabilità che non può convivere con le esigenze della nostra finanza pubblica".
Poche persone ricordano che solo un paio di mesi fa perfino il Pentagono aveva espresso molti dubbi sul sistema di armamento più costoso della storia, definendo queste nuove bare volanti "fragili e inaffidabili". Quindi forse adatte a essere vendute a qualche servo sciocco di paese alleato. In poche parole, come si direbbe a Roma, è una sòla.
Il mondo cattolico, è tristemente noto, strizza spesso l'occhio ai militari. Al povero Lupi è stata subito chiusa la bocca e Comunione e Liberazione ha fatto scendere in campo il settimanale Tempi, che fra un pensiero di papa Francesco e l'altro pubblica articoli come questo (una fintissima intervista a uno dei vertici della Lockheed Martin, che assomiglia tanto all'idea di chiedere all'acquaiolo se l'acqua è fresca), mentre l'ex ministro Mario Mauro, ex testimonial involontario degli F-35, si chiede se sia il caso di rinunciare ai caccia in questo momento di crisi diplomatica fra Mosca e Occidente facendoci scendere un brivido lungo la schiena. Bombarderemo la Crimea? Ci apprestiamo a una nuova campagna di Russia?
Napoleone-Napolitano ha convocato per l'ennesima volta il Consiglio Supremo della Difesa, un organismo obsoleto che infatti prima dell'avvento del migliorista ex stalinista al Colle non si riuniva quasi mai e che adesso viene invece spesso usato come clava per cercare di limitare il potere del Parlamento sulle spese militari. Apparentemente non si è parlato di F-35, forse anche perché una posizione vera del governo a favore o contro non c'è (non pretenderete mica che il Quirinale risponda a uno come Scanu),  ma nel documento conclusivo si rimanda a un generico "Libro bianco" di riforma della Difesa in attesa del quale si immagina di lasciare ferme le bocce. Che è come dire, scordatevi di tagliare la spesa militare per finanziare i famosi ottanta euro al mese in più per i lavoratori. 
E per il Pd, stavolta "di governo", è l'ennesima figura di cacc(i)a.


2 commenti:

  1. la pinotti ha raggiunto nuove e impareggiabili vette del ridicolo visto che perfino dal sito del PD era stata ripresa la notizia delle sue parole sull'abolizione degli f35

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  2. Pensa il cazziatone che si è presa. Per non parlare di Lupi, che non sapeva che i suoi di CL tifano per gli aeroplanini.

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