Falchi, colombe e giornali che tifano da sempre per l'inciucio in nome del sacro motto dell'italica specie, "o Franza o Spagna, basta che se magna", non disturbino il Presidente. Ci vuole concentrazione per trovare una scusa per rendere "agibile" (questa la formidabile richiesta dei suoi) il numero uno degli abusivi italiani e tutte queste pressioni non fanno bene. Di grazia non se ne parla, bisogna ricorrere a una bella leggina, magari facendola passare per un provvedimento svuota-carceri, oppure a un salvacondotto ad personam che a Silvio Berlusconi conservi perlomeno il seggio in Senato.
"Il Presidente si augura che non si eserciti su di lui, attraverso
interpretazioni infondate e commenti intempestivi, una intrusione in una
fase di esame e riflessione che richiede il massimo di ponderazione e
serenità", manda a dire re Giorgio.
Il fatto che semplicemente prenda in considerazione, anche con "ponderazione e serenità", di far finire nel cestino della carta straccia il concetto che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, la dice lunga su di lui, ma anche sul momento storico che stiamo vivendo, schiacciati da figure istituzionali al limite dell'eversione. Chissà le balle che inventeranno per mettere in atto lo scempio.
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