giovedì 29 ottobre 2015

Tutti in balia del dilemma: meglio un wurstel o il tubo di scarico di una Volkswagen?

Meglio una salsicciata fra amici o una sniffatona del tubo di scarico di una Volkswagen per farsi venire un bel cancro? L'atroce dilemma è emerso in questi giorni con l'allarme dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale un consumo eccessivo di carni lavorate può aumentare di molto il rischio di contrarre tumori. I vegetariani esultano, i produttori si incazzano, la Ministra della Salute (che si è fermata alla maturità classica) ripropone non a caso un classico per tutte le stagioni e dice che il segreto è nella dieta Mediterranea, gli squilli di tromba provocano il momentaneo calo delle vendite dei prodotti messi all'indice. Tutti a fare i dietologi, i salutisti, i quelli che lo avevano "sempre detto", la carne fa male, soprattutto se uno la mangia tutti i giorni, e buonanotte.

Poi due giorni dopo compare un'altra notizia. Con un autentico colpo di mano i governi degli Stati membri della Ue hanno approvato a maggioranza qualificata una decisione tecnica sui motori delle auto che in sostanza ritarda di due anni l'entrata in vigore "effettiva" della norma Euro 6 per le emissioni di ossidi d'azoto e allo stesso tempo accetta che venga ampiamente violata con valori molto più alti del previsto. L'unica ad opporsi è stata l'Olanda (forse perché non è una gran produttrice di auto), tutti gli altri si sono piegati agli interessi delle case automobilistiche. Quindi niente più test su strada in condizioni di guida reali (invece che in laboratorio, molto meno affidabili, come ha dimostrato lo scandalo Volkswagen) a partire dal primo settembre 2017, come era stato proposto. 
E' per quello che bisogna evitare le salsicce (e magari anche le sigarette). La supremazia del tumore va lasciata a quelle scatole di latta che si ostinano a chiamare autovetture. 

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