venerdì 16 maggio 2014

Manager pubblici, stipendi e bugie: Pansa lascia il timone a Moretti e incassa 5,45 milioni

Fra le tante buffonate messe in scena da Matteo Fonzie, risale a un paio di mesi fa quella - meravigliosa - del tetto allo stipendio dei manager pubblici. “Piaccia o non piaccia il governo intende andare fino in fondo. E’ il modo di fare la pace con gli italiani”, ha dichiarato il premier con una buona dose di populismo da far impallidire anche Beppe Grillo. Ma si sa, il segretario del PD certi poteri non li può mica sfanculare così e ha fatto una rapida marcia indietro quando Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ex sindacalista della CGIL e oggi Paperone da 850 mila euro l'anno di stipendio, ha fatto la parte dell'offeso, perché in Germania - dice lui - il suo omologo prende tre volte tanto. Il fatto che Moretti sia stato rinviato a giudizio e sia in attesa di processo per la Strage di Viareggio - e quindi in Germania lo avrebbero mandato a giocare a bocce ai giardinetti - è evidentemente un particolare secondario. 
Ma il PD poteva dimenticarsi degli amici? Prima ci ha pensato Letta, che ha vergognosamente giustificato la scelta dello Stato di non presentarsi come parte civile al processo. Moretti è stato poi premiato e messo a zittire con un bel posto da amministratore delegato di Finmeccanica, società per azioni coinvolta in una incredibile serie di scandali il cui azionista di maggioranza rimane il Ministero dell'Economia. Andrà a sostituire Alessandro Pansa, bocconiano come tutti quelli che stanno lentamente facendo a pezzi questo paese, figlio del noto giornalista Giampaolo, quello che dopo aver militato per anni a sinistra è diventato revisionista per conto della Mondadori, che per il suo lavoro durato pochi mesi - il cui unico risultato è stata la nomina di Gianni De Gennaro alla presidenza, tanto per tenersi buoni i servizi segreti, visto che la principale attività dell'azienda è quella di vendere armi all'estero - avrà una buona uscita "risarcitoria" di 5,45 milioni di euro. 
Verrà un giorno in cui i manager pubblici italiani - i peggiori del mondo - risarciranno loro gli ingentissimi danni che hanno provocato?

1 commento:

  1. certo che noi poveri zoticoni non ce ne accorgiamo ma abbiamo dei manager di primo ordine a livello mondiale il problema e' che negli altri paesi non li vogliono neanche per pulire i cessi questi incapaci nominati dalla politica al potere nel momento della nomina se questi idioti fossero sostituiti dai fattorini alla dirigenza le ditte andrebbero avanti ugualmente nelle ditte private costoro le farebbero fallire in 15 giorni . A CASA , A CASA , MA A PEDATE NEL CULO.

    RispondiElimina